Radicofani. veduta panoramica

Radicofani e uno tra i borghi più affascinanti della Toscana e si distingue per il suo patrimonio storico e la celebre fortezza che domina il paesaggio. Situato in provincia di Siena, di fronte al Monte Amiata, questo piccolo centro racconta secoli di storia e leggende.

Mentre un qualunque turista viaggia estasiato per le colline della Val d’Orcia, patrimonio dell’Unesco, non può non imbattersi nella famosa torre che risalta sullo sfondo.
Quella è la fortezza conquistata dal brigante Ghino di Tacco, divenuto in seguito il signore della “città”. Ma Radicofani non è solamente la fortezza, è ricordata come un fiorente borgo medioevale soprattutto per la celebre Via Francigena.
L’antica stazione di posta si trovava, e si trova, proprio qui e rappresentava un rifugio e un luogo focale per i viandanti che si recavano a Roma, seguendo la Via Francigena. Ancora oggi colpisce lo sguardo lo stile Mediceo della struttura, si notano con facilità la zona adibita alle stalle e la particolare fonte costruita al lato opposto della stazione. Molti personaggi illustri sono passati attraverso queste terre tra i quali: Stendhal, Charles Dickens e Goethe.

Oltre al centro storico, prettamente medioevale, e agli scorci naturalistici che è possibile fotografare dalla sommità della collina, vi sono anche due chiese racchiuse a Radicofani. La chiesa di Sant’Agata è un edificio medioevale che contiene ceramiche attribuite ad Andrea Della Robbia e altre opere d’arte. La pieve di San Pietro è la più antica delle due ed è costruita in stile romanico-greco, ed anch’essa contiene ceramiche attribuite alla scuola Della Robbia.

Radicofani e la Festa degli antichi mestieri

Questo spendido borgo non è solamente storia e arte, è anche vita. Si svolgono infatti vari eventi durante l’anno; ecco quelli più peculiari. Il primo da prendere in considerazione è sicuramente la Festa degli antichi Mestieri. Come potete ben comprendere dal nome, vengono qui riscoperte le antiche tradizioni.

Questo evento si svolge in estate e precisamente il 1-2 Giugno.

Vengono risaltate le radici della città e gli antichi mestieri che venivano svolti nel medioevo: il calzolaio, il falegname, l’arrotino, la fabbricazioni dei cesti di vimini, la lavorazione del formaggio, fare il bucato con la cenere, insomma una vera e propria immersione nell’anno 1000 dc. Il punto forte di questa tradizionale festa riguarda la mietitura del grano, la trebbiatura con antichi macchinari e la “accimatura” del pagliaio. Tutto ciò ovviamente è colorato con band itineranti, rappresentazioni teatrali e stand gastronomici che non possono far mancare il tanto amato ristoro.

Il palio del bigonzo

L’altro evento folkloristico che si svolge nel paese è il così detto Palio del Bigonzo.
Oltre ad essere un rilevante punto per la via Francigena, il borgo medioevale possedeva anche una cultura viticola molto florida. Il giorno 8 settembre viene celebrata la Madonna delle vigne ed è infatti in quel giorno che si è deciso di svolgere il Palio. Le contrade che si sfidano per l’ambito premio sono 5:
Castello, Castelmorro, Bonmigliaccio, Borgo Maggiore e Contignano.

L’evento è composto di due parti: la gara tra gli arcieri e la corsa con il bigonzo.
Gli arcieri si sfidano per stabilire la griglia di partenza della corsa; si tratta di una vera e propria qualificazione. Successivamente, coppie di sfidanti di ogni contrada dovranno correre per le vie del paese portando un bigonzo ciascuno. Il bigonzo era un contenitore utilizzato per la vendemmia e in questo contesto viene zavorrato con 20 kg, in modo tale da essere equo per tutte le contrade.
Chi è il vincitore? Ovviamente la contrada che risulta più veloce al traguardo in piazza San Pietro.
Anche durante questo evento folkloristico vi sono rievocazioni storiche, cortei, sbandieratori, musici e tutto ciò ci fa sembrare di vivere in un’altra epoca. Le contrade sono molto agguerrite, il palio è un premio molto ambito nella vita del paese, vi sono scherni, battute, gioie e delusioni. Ma
alla fine della giornata, l’alchimia viene ritrovata nelle osterie delle contrade.

Piaceri d’estate

Piaceri d’estate è una manifestazione che si svolge nel primo weekend di luglio e si sviluppa attraverso una serie di eventi: mercati gastronomici, convegni su tematiche agricole e ambientali, animazione nell’area della Rocca, osservazione astronomica del cielo.

Questo piccolo borgo è una chicca storica che vive di immagine e di tradizione, d’altronde come puoi non notare quella imponente torre dalla Val d’Orcia?

Cosa vedere a Radicofani

  • Fortezza
  • Chiesa di San Pietro.
  • Chiesa di Sant’Agata.
  • Chiesa della Madonna delle Vigne.
  • il centro storico e il giardino del Maccione

Scopri dove dormire e dove gustare i piatti tipici del paese nei migliori ristoranti.

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Contignano

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Fortezza di Radicofani

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