Santa Fiora, la piazza centrale

“Chi va a Santa Fiora, se ne innamora.” Questo è un antico detto della zona del Monte Amiata e non possiamo non essere d’accordo. Questo borgo, sospeso tra acqua e musica, viene considerato come uno dei borghi più belli di Italia ed ha ottenuto nel 2016 la bandiera arancione per il turismo grazie alla sua storia, natura, cultura e ambiente.

Il paese viene addirittura citato nella divina commedia, non per via della sua bellezza come si potrebbe immaginare, ma bensì per la sua decadenza e tetraggine. Proprio nel momento più cupo della sua storia (XV secolo), grazie alla famiglia Sforza, il borgo inizia la sua rifioritura e diventerà così uno dei paesi più economicamente rilevanti nella zona amiatina. Prendiamo ad esempio la sorgente, l’acquedotto del Fiora che fornisce l’acqua ad un vasto territorio e la miniera di cinabro.

Pieve Santa Flora e Lucilla

Cosa vedere a Santa Fiora

Addentriamoci adesso nell’antico borgo medioevale, la parte più caratteristica del paese. Non possiamo che iniziare dal terziere di Castello dove troviamo i resti dell’imponente Castello degli Aldobrandeschi. Nella medioevale piazza Garibaldi si nota la maestosa torre dell’orologio e il palazzo degli Sforza Cesarini. Ad oggi, una parte di esso è adibita a sede comunale ed un’altra a museo delle miniere.

Proseguendo la nostra passeggiata tra la storia e l’arte, ci soffermiamo nella piazza San Michele dove una statua del santo stesso, a grandezza naturale e in peperino, calpesta il demonio. La pieve delle Sante Flora e Lucilla è impreziosita non solo per il rosone in travertino, ma soprattutto per la presenza delle opere di terracotta invetriate di Luca e Andrea della Robbia.

Veduta del centro storico

Da qui in avanti incontreremo molti altri luoghi religiosi e storici del borgo santafiorese, a cominciare proprio dal Santuario del Santissimo Crocifisso. Continuando l’itinerario, ci imbattiamo nella chiesa di Sant’Agostino nella quale è presente un crocifisso ligneo del XV secolo, il convento delle Clarisse e la zona del ghetto degli ebrei. Molto particolare è la Chiesa della Madonna delle nevi dove, grazie al pavimento in vetro, si possono ammirare le sorgenti.

Lungo la nostra passeggiata per le viuzze medioevali, ci soffermiamo in alcuni scorci panoramici mozzafiato dai quali si notato le meraviglie della natura. I punti che attirano la nostra attenzione sono: il convento della S.S. Trinità, il sasso di Petorsola e il Monte Labro. Il tutto è immerso nella natura incontaminata. Da questi punti panoramici, se muoviamo lo sguardo verso il basso, risalta ai nostri occhi una vasca molto grande alimentata dalle sorgenti del Fiora: è la così detta Peschiera.

La Peschiera di Santa Fiora

La Peschiera

Si tratta di una struttura originale creata dagli Aldobrandeschi. In principio era stata ideata come un vivaio di trote e successivamente come parco-giardino. Ad oggi, vengono svolte tutte e due le attività, in quanto è sia un vivaio per le trote macrostigma, in estinzione, sia un parco ben curato, aperto soprattutto nei mesi estivi. All’inizio del nostro viaggio abbiamo parlato di un paese sospeso tra acqua e musica, finora ci siamo espressi sull’acqua ma la musica?

Santa Fiora e la musica

La musica è un elemento portante per la cultura del borgo e uno degli eventi più caratteristici viene svolto principalmente nella Peschiera: si tratta di “Santa Fiora in musica”. È una rassegna musicale internazionale, celebrata nei mesi estivi, che collega musica classica e jazz. A S. Fiora, durante l’anno, vi sono anche altre serate musicali dove è possibile assistere alle performance live della corale e della banda santafiorese. Insomma, l’impronta musicale scorre nelle vene artistiche dei cittadini.

Sagre, rassegne ed eventi

Nei mesi estivi, Santa Fiora e i paesi facenti parte del comune, come del resto tutto il monte Amiata, si popolano di eventi, rassegne e sagre. È questo il momento adatto per divertirsi, cenare con gli amici, bere un buon vino e perdersi nel cielo stellato. Le feste che attraggono maggiormente sono: la sagra dell’acquacotta, la sagra del fungo e del marrone, la sagra del Drago e la festa della Madonna delle nevi. Il borgo medioevale risulta attivo durante tutto l’anno e vi sono alcuni eventi peculiari, tra gli altri, che meritano di essere narrati per meglio comprendere le radici e la storia del paese.

La sera del 5 Gennaio abbiamo i tradizionali canti della befana, dove i paesani vanno di porta in porta cantando versi tipici e scaldandosi con qualche bicchiere di vino. Molto particolare è la festa delle Croci, il 3 Maggio, dove il crocifisso miracoloso guida la processione per il paese. Il 29 Luglio è la festa delle patrone Flora e Lucilla, ed è possibile assistere alla popolare sfilata con costumi medioevali. Per terminare, il 30 Dicembre si celebra la fine dell’anno con la famosa fiaccolata, dove vengono bruciate delle pile di legna per tutto il paese.

È così terminato il nostro viaggio tra la storia e la cultura di uno dei borghi più belli d’Italia. Se c’è una immagine che è in grado di riassumere quello Santa Fiora può trasmettere, va identificata all’interno della Peschiera. Nelle notti serene d’estate, difeso da una struttura medioevale, avvolto tra gli alberi e sorretto dalle rocce, l’eco delle note si riflette nello specchio d’acqua, formando una sinergia unica che è in grado di entrare nell’anima dello spettatore grazie a “l’amor che move il sole e le altre stelle”.

Scopri dove dormire e dove mangiare l’ottima cucina toscana.

Link utili

Ufficio promozione Turistica

Sito web del comune

Scopri !

Le Robbiane di Santa Fiora

Le opere di Della Robbia a Santa Fiora

Scopri !

Festa delle croci

La festa delle Croci a Santa Fiora