La Festa della Pina è una delle feste tradizionali più antiche, che si svolge ne comune di Arcidosso e simboleggia le primavera e l’amore che sboccia.
Alcuni ritengono che la Festa della Pina derivi dai baccanali, i festeggiamenti con cui i Romani rendevano onore al dio Bacco, il cui simbolo era il tirso, un bastone con in cima una fronda. Col tempo il tirso si è trasformato in un bastone su cui è conficcata una pina d’oro o d’argento e la tradizione vuole che il bastone con la pina venga dato in dono dall’uomo alla donna amata, per dichiararle il proprio amore; se la prescelta contraccambia il dono, offrendo all’uomo uno zuccherino, dolce tipico di Montelaterone, è il segno che l’amore è corrisposto e che i due si stanno scambiando una promessa d’amore, all’ombra della Pieve di Lamula, un antico santuario che risale al 853 d.C. e si trova ai piedi di Montelaterone, piccolo borgo medievale nel comune di Arcidosso.
La Festa della Pina cade la prima domenica dopo Pasqua, la domenica in Albis, che coincide anche con il primo giorno dell’anno in cui riprendolo le celebrazioni estive della S. Messa domenicale nel santuario mariano.
Anche se oggi i giovani non usano più la Pina per dichiararsi il loro amore, la Festa della Pina rimane tutt’ora una festa molto partecipata, proprio perché coincide con l’arrivo della primavera e simboleggia la rinascita. Inoltre il castagneto secolare in cui è immersa la Pieve di Lamula invita a trascorrere un pomeriggio all’aria aperta, magari gustando qualche piatto tipico del luogo, ascoltando musica e stornelli.
All’interno della manifestazione trovano spazio anche momenti culturali legati al luogo e alle sue tradizioni ed è anche possibile partecipare ad escursioni guidate alla scoperta del luogo e del santuario.
Ovviamente alla festa è anche possibile acquistare la Pina!