Il Vivo d’Orcia è un paese immerso nel verde dei castagni, degli abeti e dei faggi. Oltre all’unicità dell’Eremo, vi sono altre particolarità naturali che è possibile ammirare solo in questo piccolo borgo amiatino. Iniziamo il nostro viaggio facendo notare che nella zona boschiva del Vivo è possibile trovare, allo stato naturale, l’abete bianco nel suo antico microclima caratteristico.
Essendo circondato da molti boschi, sono molteplici le possibilità di visitare luoghi naturali con scorci singolari. Alcuni di questi posti sono: la grotta Lupareccia, il Paradiso dei cani, il Ponte degli innamorati e la Buca delle Fate. Un’area esclusiva, che permette di iniziare anche alcuni percorsi di trekking nel bosco, è il parco delle cascate dello Scodellino. Il fiume Vivo scorre tra sassi, ponti in legno, vialetti e giganti di pietra, donando al turista un’immagine indelebile.
Il paese deve parte della sua rilevanza proprio per il fiume Vivo che nasce sotto l’ombra dei verdi alberi. La sorgente si trova proprio all’Ermicciolo. Il comune di Siena acquistò nei primi del Novecento il terreno dai Conti Cervini e iniziò la creazione dell’acquedotto per rifornire proprio la città di Siena. Fino a poco tempo fa, era l’unica acqua pulita che arrivava alla città del palio. E’ possibile, inoltre, visitare le magnifiche sorgenti del Vivo nei giorni vicino al ferragosto di ogni anno.
Una parte del fiume non è stata intubata ed è rimasta libera di mormorare tra le rocce e per questo dona un tocco inconfondibile nel bosco limitrofo. Questa zona viene considerata la parte più alta del borgo. San Romualdo, il quale aveva fatto costruire il famoso monastero più a valle, era stato anche l’artefice della costruzione di una chiesa in stile romanico proprio in questa area. Si suppone che le prime case dei paesani siano state costruite proprio nei pressi della chiesa stessa.
L’Ermicciolo è quindi il nome del luogo sacro dedicato a San Benedetto.
Successivamente, tutta la zona è stata conosciuta con il nome di Ermicciolo ma la chiesa sarebbe la vera portatrice del nome. Durante gli anni, nel territorio nei pressi della sorgente, sono state create molte aree attrezzate per fare pic-nic e sbraciate all’ombra del bosco. Si tratta di una posto insolito il quale attira molti turisti soprattutto durante la stagione estiva, anche perché vi vengono svolti spettacoli musicali e teatrali. D’altronde, l’incanto del fiume mormorante che suggerisce canzoni agli alberi, non è possibile contemplarlo ovunque.
Dove si trova la chiesa?
Per arrivare all’Ermicciolo potete seguire due percorsi: il primo, il più facile è prendere l’auto e andare dal Vivo d’Orcia in direzione Castel del Piano. Dopo circa due km sulla sinistra trovate le indicazioni per la chiesa. Si sale solo a piedi in circa 10 minuti.
Il secondo, più impegnativo è percorrere a piedi tutto il “percorso dell’acqua e delle sorgenti” dove potrete ammirare le cascate naturali del Vivo e in circa 30 minuti arriverete alla Chiesa. In ogni caso riportaimo le coordinate GPS che sono: 42°55’23.1″N 11°38’32.9″E
(42.923072, 11.642458).